La SCIA in Sanatoria, o Segnalazione Certificata di Inizio Attività in Sanatoria, è una procedura amministrativa utilizzata in Italia per regolarizzare interventi edilizi eseguiti senza le necessarie autorizzazioni o in difformità rispetto a quelle ottenute, simile al condono edilizio, ma applicabile per irregolarità minori che non richiedono una legge straordinaria di condono.
La SCIA in Sanatoria viene utilizzata per sanare interventi edilizi di lieve entità, che rispettano le normative urbanistiche e di sicurezza vigenti al momento della presentazione della domanda. A differenza del condono edilizio, la SCIA in Sanatoria è sempre possibile, senza dover attendere l’emanazione di leggi straordinarie.
Il processo prevede che un tecnico abilitato, come un ingegnere, un architetto o un geometra, rediga e asseveri la documentazione necessaria, certificando la conformità degli interventi alle norme vigenti. La richiesta di sanatoria deve includere la descrizione dei lavori eseguiti, i dati dell'immobile e la dichiarazione di conformità alle normative urbanistiche e di sicurezza.
Ecco alcuni esempi di interventi che possono essere sanati con una SCIA in Sanatoria:
1. Modifiche interne non autorizzate: Interventi di ristrutturazione interna che hanno modificato la distribuzione degli spazi senza permessi, come l’abbattimento o la costruzione di pareti interne non portanti.
2. Realizzazione di impianti tecnologici senza permesso: Installazione o modifica di impianti elettrici, idraulici, di riscaldamento o condizionamento senza le necessarie autorizzazioni.
3. Sostituzione di infissi e serramenti senza permesso: Cambiamento di finestre e porte senza le autorizzazioni necessarie, purché non alterino l’aspetto esteriore dell’edificio.
4. Opere di manutenzione straordinaria non autorizzate: Interventi che migliorano le condizioni dell’immobile senza modificare la struttura portante, come la sostituzione del tetto o il rifacimento delle facciate senza permessi.
5. Ampliamenti di piccola entità: Piccole estensioni di edifici esistenti, come l’aggiunta di verande o balconi, che non comportano significativi aumenti di volume e sono conformi alle normative vigenti.
6. Cambi di destinazione d'uso senza permesso: Trasformazioni che non comportano modifiche strutturali rilevanti, come il cambio di destinazione d'uso di un locale da ufficio a negozio.
7. Realizzazione di pertinenze non autorizzate: Costruzione di box auto, tettoie, verande o altri annessi minori senza le autorizzazioni necessarie.
Questi esempi mostrano come la SCIA in Sanatoria sia uno strumento utile per regolarizzare situazioni di irregolarità edilizia di minore entità, permettendo ai proprietari di conformarsi alle normative vigenti e di evitare sanzioni. La SCIA in Sanatoria offre una via per sanare irregolarità in modo più rapido e meno oneroso rispetto a un condono edilizio, purché gli interventi siano conformi alle normative urbanistiche e di sicurezza.
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